
mindfulness e comunicazione
La mindfulness è una pratica permette migliorare notevolmente la nostra comunicazione interpersonale. Si tratta, per semplificare, di portare l’attenzione, intenzionalmente, essere pienamente consapevoli del momento presente, senza giudizio. Questa consapevolezza si estende non solo a noi stessi ma anche agli altri, e ci insegna ad ascoltare in modo più attento ed empatico.
Quante volte, discorrendo con qualcuno, a metà della sua argomentazione stiamo già pensando alla risposta invece di concentrarci su quello che dice? Quando chiediamo a qualcuno “Come stai?” siamo davvero interessati alla sua risposta? In genere sentiamo, ma non ascoltiamo. E da qui nascono molti problemi ed incomprensioni relazionali.
Tutti sanno parlare, pochi sanno davvero comunicare. Una buona comunicazione passa sempre dal saper ascoltare ed in una buona dose di empatia.
Prestare attenzione e reale interesse a ciò che il nostro interlocutore sta dicendo, senza interrompere, senza sovrapporsi, e, soprattutto, senza giudicare.
Saper conversare è una abilità che può essere appresa e migliorata attraverso la pratica.
Il principale motivo per cui non ascoltiamo gli altri è che non siamo capaci di ascoltare noi stessi. Evitiamo le sensazioni sgradevoli e, quando si presentano, cerchiamo di distrarci ed esorcizzarle facendo qualcosa. Purtroppo, questo continuo sfuggire porta solo danno: gli stati d’animo rimossi non spariscono, ma continuano ad operare nel subconscio, provocando cascate di pensieri, azioni e reazioni che creano letteralmente la nostra vita.
Eppure quasi mai riusciamo nell’intento. Vogliamo, il più delle volte, far capire all’altro che ne sappiamo di più, che non siamo d’accordo, che il nostro pensiero è più importante del suo. Soprattutto vogliamo rispondere immediatamente ad eventuali provocazioni od offese. Vogliamo dominare l’altro affermando la nostra superiorità anche durante le conversazioni. E, normalmente, questo non fa che peggiorare le nostre relazioni, personali e professionali.
La vera comunicazione è anche condivisione, partecipazione, empatia. Comunichiamo molto di più, a volte, restando in silenzio, se sappiamo come fare.
Ascoltare senza giudizio e in stato di calma emotiva consente di capire una cosa fondamentale: nulla avviene per colpa di questo o di quello, in quanto ogni evento è sempre co-prodotto sia da questo sia da quello. Ogni contrasto è sempre determinato dall’interazione tra il comportamento dell’altro e la nostra interpretazione/reazione. Ma la nostra interpretazione non è mai oggettiva: dipende dalle associazioni mentali che automaticamente scattano nella nostra mente e che a loro volta sono legate a ciò che abbiamo vissuto in passato, quindi dipende dalla nostra vita, dalle nostre aspettative, dai nostri valori e dalle nostre convinzioni.
Uno dei principali benefici della mindfulness nella comunicazione è la capacità di ridurre le reazioni impulsive. Spesso, quando siamo coinvolti in una conversazione, reagiamo istintivamente alle parole o alle azioni degli altri. La mindfulness ci insegna a prendere una pausa prima di rispondere, consentendo di rispondere in modo più ponderato e meno emotivo.
La mindfulness può aiutarci nel rimanere concentrati ascoltando ciò che il nostro interlocutore sta dicendo, senza perderci nei pensieri. Ovvero ad ascoltare, essere lì con la mente mentre l’altro parla. Ci aiuta anche a non pensare immediatamente a reagire alle parole, (utilizzando il metodo S.T.O.P), a non esprimere giudizi, a non parlare sopra il nostro interlocutore, ad essere naturalmente più empatici.
Possiamo allenare la nostra mente ed il nostro corpo a comunicare correttamente ed efficacemente grazie alla MINDFULNESS.
In questo modo riusciremo ad avere conversazioni salutari, naturali, e decisamente più proficue. Comunicazione e Mindfulness sono decisamente un binomio vincente.
La pratica mindfulness ti permette di interrompere efficacemente le abituali modalità di interpretazione della realtà basate sulle esperienze negative; interpretazioni che conducono a false certezze, aspettative, illusioni e delusioni e reazioni emotive.
Uno degli aspetti più importanti praticando la meditazione Mindfulness è l’assenza di giudizio. È nell’accoglienza di tutto ciò che c’è, esattamente così come è, che sta l’importanza e l’efficacia della pratica. La pratica di meditazione non è sempre uguale notiamo che non c’è buona né cattiva meditazione.
Il giudizio non ci consente di vedere le cose per come stanno realmente: è sempre il frutto di nostre opinioni. L’altro requisito è la calma emotiva. Quando l’altro, parlando, dice qualcosa che ti irrita o che ti manda in subbuglio, prova a chiederti: che genere di mente sto usando per ascoltare? Se la mente è in preda alla rabbia, all’avversione, alla tristezza o ad altri sentimenti negativi non sarà abbastanza limpida per riflettere la realtà obiettivamente.
Iniziare a praticare Mindfulness, può davvero migliorare la relazione con te stesso/a e con gli altri. Ci rende più consapevoli, meno reattivi e più empatici. Questa pratica può portare a relazioni più sane e significative con gli altri, migliorando la qualità della nostra vita personale e professionale.
Non c’è un modo giusto di meditare. C’è solo il tuo modo per farlo, come è ben spiegato nel libro “Il mio quaderno Mindful”, edito da YCP
Sono possibili “percorsi di Mindfulness & Coaching Mindfulness” di gruppo o individuali a Lainate (Mi). Per saperne di più: info@barbaramenegazzo.it
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