
Cosa fare della propria vita e come scoprire la propria vocazione, passione, talento, missione di vita?
Ognuno di noi può trovare la propria strada. Basta volerlo. Eppure in quanti lo vogliono davvero? Tu, lo vuoi davvero?
Cosa fare della propria vita? Qual è la tua motivazione quando ti alzi al mattino? Perché fai quello che fai ogni giorno? Stai valorizzando il tuo tempo?
Tante persone vogliono cambiare lavoro ma rimangono bloccate. E vivono vite insoddisfacenti.
Tu, stai vivendo una vita piena di soddisfazioni?
Le vacanze estive sono giunte al termine, o quasi. Hai lavorato duramente per poter dare tutto te stessa o te stesso in queste poche settimane di vacanza. Ed ora che siamo agli sgoccioli. anche tu, come molti altri, ti starai domandando “cosa faccio ora della mia vita”?. Ritornare in ufficio o al lavoro per 8 ore, 5 giorni su 7, e non fare altro che pensare alla prossima vacanza. E’ questa la vita che vuoi? E’ questa la vita che sogni per te?.
Queste domande me le sono posta anche io in passato. Alla soglia dei 40, ho lasciato il mio posto di lavoro, perché volevo dare un senso alla mia vita. Quello che facevo, nonostante lo stipendio fisso, l’ottimo stipendio fisso, non mi apparteneva più. Non ti sto invitando a fare la stessa scelta. Ti sto chiedendo se ciò che fai lo senti tuo. Se ti rechi al lavoro felice, o con un peso sullo stomaco.
I giapponesi hanno un termine molto profondo per descrivere la propria ragion d’essere: IKIGAI. Un termine che si sente spesso, proprio riferito al lavoro.
Quando parliamo di Ikigai ci concentriamo principalmente sul lavoro e la carriera perché, siamo onesti, trascorriamo la maggior parte delle ore del giorno, dei giorni della vita, al lavoro.
Il lavoro può essere una fonte giornaliera di grandissima gioia e significato o può essere una noia mortale, uno spreco di ore trascorse tentando ansiosamente di arrivare al weekend o alla prossima vacanza.
Una vita ben progettata seguendo il il proprio ikigai è una vita di soddisfazione, appagamento, gioia.
Cosa fare della propria vita, quindi, è molto importante: non siamo stati messa sulla terra per lavorare 8 ore al giorno in un lavoro che non amiamo, fino alla fine dei tuoi giorni.
A questo punto, di solito, l’obiezione è: “ho famiglia”, “devo pagare mutuo o bollette”. Anche io. E nessuno, nemmeno io, ti sta dicendo di mollare tutto ORA. Anzi, suggerisco sempre di conservare il proprio posto di lavoro e lavorare con il proprio Ikigai nel tempo libero. Ricorda sempre che, il numero di ore in cui si lavora o ci si esercita (anche attraverso la frequentazione di corsi specifici), determina anche il livello di successo che avrai nella tua “attività”.
Io stessa ci ho messo qualche tempo. Anche se nel mio caso, poi, presi la decisione anche perchè il mio ambiente di lavoro non era più salutare per me. Diedi le dimissioni a luglio. Due mesi prima, ricordo che dopo l’ennesima discussione con una collega, mi sedetti sulle scale della palazzina dove c’era il mio ufficio. All’epoca già praticavo meditazione e mindfulness. Iniziai ad inspirare ed espirare profondamente. Avevo un’ottima preparazione, una esperienza ventennale, i colloqui di lavoro non mi mancavano.
Avevo ricevuto delle offerte allettanti. Eppure, lì seduta, iniziai a sentire una vocina dentro di me. “E’ questo che vuoi fare?”. “E’ questo che vuoi dalla vita?” “Vuoi continuare a litigare e sgomitare per la carriera?” “Che fine hanno fatto i tuoi progetti?”.
Ero talmente stressata ed insoddisfatta del mio lavoro, che nei mesi avevo perso parecchi chili. Non dormivo la notte e avevo occhiaie profonde. Soprattutto, ero sempre triste. Non potevo parlare con nessuno di quello che stavo vivendo.
Quando accennavo al discorso, amici e parenti o mi rispondevano che il lavoro è questo, ovvero lacrime e sangue. Oppure che il problema ero io, perchè loro erano contenti di lavorare e guadagnare.
Si, guadagnare. E’ stato proprio su quelle scale che ho capito cosa volevo fare della mia vita. Non sapevo come. Sapevo che volevo aiutare gli altri. Aiutarli e supportarli nelle difficoltà, nel cambiamento, nell’affrontare le sfide mentre cercavano di capire cosa fare della propria vita. Ho sempre voluto fare questo. Sono brava. Non è superbia, è la verità. E’ riconoscere ciò che sono e ciò che so fare. (nella foto a fianco, la bozza del mio primo libro IL MIO QUADERNO MINDFUL)
Ci sono persone che si accontentano e persone che invece vogliono “succhiare il midollo della vita”.
Si Barbara, voglio trarre il meglio dalla vita
COSA FARE DELLA PROPRIA VITA
Come posso trovare un lavoro che mi piaccia che riesca addirittura ad amare?
Come posso costruirmi una carriera che mi procuri da vivere bene?
Come posso bilanciare la carriera con la famiglia?
Come posso fare la differenza nel mondo?
Sono certa che anche tu ti sei posta/o almeno una volta nella vita una di queste domande. O comunque ti sei chiesto/a che cosa fare della propria vita, della tua vita.
In alcuni casi anche più volte. In altri non fai altro che porti queste domande. In continuazione.
Ed ed allora è ancora più importante per te trovare il tuo vero ikigai. E perchè non iniziare ORA?
In chi o che cosa vuoi trasformarti?
Per trasformare la tua vita, devi agire. Non puoi restare immobile in attesa che le cose cambino. Prenditi la responsabilità della tua vita.
Si Barbara, voglio scoprire il mio Ikigai
La sostanza della vita è composta da crescita e cambiamento. Non è statica. Non consiste in una destinazione. Le opportunità non piovono dal cielo. Non puoi dedicarti passivamente al tuo lavoro, in attesa che arrivino le opportunità o dei colpi di fortuna. Devi dedicarti con passione ad una cosa che ti piace questo slancio che creerai in questo modo lavorerà per te e ti aprirà nuove strade.
Sono passati tanti anni da quando ho capito cosa avessi da offrire al mondo, quali talenti, quale missione. Ho studiato, ho lavorato, ho seguito corsi e seminari, ho aiutato ed aiuto tante persone ancora oggi a scoprire cosa fare della propria vita.
Vuoi scoprire il tuo ikigai, la tua ragione d’essere e trasformarlo in una professione appassionata e retribuita? La decisione spetta a te. Io ti supporterò durante tutto il tuo percorso.
Si Barbara, voglio scoprire il mio Ikigai
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