Sentirsi inadeguati: succede a molti
“Più volte ho pensato di dover fare di più, di doverlo fare meglio, di essere “migliore” di taluno o talaltro. Senza mai sbagliare. E al contempo di non esserne capace. Non come gli altri. E più pensavo in questo modo e più stavo male. Mi innervosivo, mi agitavo, mi stressavo. Ed il tempo, in quel periodo, non era certo un tempo di qualità.” da Mindfulness e Altre Avventure
Sentirsi inadeguati è qualcosa che molti di noi sperimentano, a volte per tutta la vita. E’ accaduto anche a me in passato, varie volte. Capita anche a persone a cui voglio molto bene. Ma come fare per uscire da questo sentimento dannoso per noi e per la nostra realizzazione?
Sentirsi inadeguati, vuol dire anche avere una visione di se stessi negativa, e temere continuamente il giudizio degli altri, di non piacere agli altri così come si è.
L’altra sera le mie figlie stavano giocando a freccette. Nei miei soliti momenti di pulizia con lo Yoga della Casa, no ritrovato un vecchio gioco elettronico con le freccette.
Ad un certo punto, ho sentito un trambusto provenire dalla stanza dove stavano giocando. Poco dopo, mia figlia, la più piccola, ne è uscita in lacrime: nel tirare una freccetta, questa aveva colpito un quadro incorniciato vicino al tabellone, e si era rotto sia il vetro del quadro, sia la freccetta.
Quando l’ho vista in lacrime, le ho chiesto cosa fosse successo. Lei, completamente in preda al pianto, ha iniziato a dire che “non era capace di giocare”, “aveva tirato troppo forte”, “che rompeva sempre tutto”, “che era colpa sua”.
Non c’era verso di calmarla. Così ho iniziato a chiederle cosa avesse rotto. E lei mi ha risposto che aveva rotto “la freccetta”
“La freccetta non è importante. Possiamo sempre aggiustarla” – dico io
“Non si può.”
“Allora ce le faremo una ragione. E’ una freccetta. Non è importante”
“Ho rotto anche il vetro del tuo quadro” – risponde lei
“Lo cambiamo. Nemmeno quello è importante.”
“Si che lo è”.
“Perché?”. – le ho chiesto
“Perché io rompo sempre tutto. Mi cade sempre tutto. Perché sempre io rompo le cose?”
“Perché le cose si rompono. Quello che conta, non sono le cose, ma le persone. Tu sei importante. Ed anche se, come dici, rompi sempre tutto (e non è vero) è in queste cose che ti differenzi dagli altri, da me. Sono questi tuoi modi che ti rendono unica.”
Ovviamente, mi ha guardata con la tipica espressione di Arnold “Che cavolo stai dicendo, Willis?”.
In quel momento, si sentiva inadeguata, non all’altezza. Aveva rotto una freccetta che si sarebbe rotta comunque. Ma lei si riteneva l’unica responsabile, da colpevolizzare.
Come smettere di sentirsi inadeguati
La sensazione di inadeguatezza, ovvero sentirsi inadeguati, è qualcosa che tutti abbiamo sperimentato e molti, purtroppo, sperimentano ancora.
Accade quando vediamo gli altri che ottengono qualcosa, o quando riceviamo una critica, rompiamo una freccetta, commettiamo un errore. Ci si convince di non andare bene, che c’è qualcosa di profondamente sbagliato in noi, che non meritiamo nulla.
Sentirsi inadeguati è una sensazione spiacevole che può dipendere dalla paura del giudizio altrui correlata ad una bassa autostima.
Si pensa di non essere abbastanza, di non valere abbastanza, di non meritare, di non possedere alcuna qualità.
Nella vita sono stata tante cose. Mi sono sentita in tanti modi diversi. Da mamma, poi, è capitato più volte di non sentirmi all’altezza del ruolo. Da donna e compagna, poi, ancora di più. Da professionista anche.
E quindi so bene che uscire da questo modo di pensare, non basta qualcuno che ci dica che non è così. E non è nemmeno improvviso.
Il lavoro su sé stessi può sembrare troppo. Soprattutto quando le credenze limitanti sui noi stessi e sulla nostra vita, sono così radicate. Ma è l’unico per cui valga davvero la pena impegnarsi, l’unico che può trasformare significativamente la nostra vita.
E’ importante, per smettere di sentirsi inadeguati ed iniziare a sentirsi abbastanza, comprendere che abbiamo delle doti, dei talenti e delle qualità uniche. Fare pace con l’errata convinzione che gli altri siano perfetti e che dovremmo mirare alla perfezione.
Nei miei libri, racconto proprio di queste esperienze. Di come ne sono uscita. Di come ho imparato ad amarmi ed accettarmi e a sentirmi sempre all’altezza.
Bisogna iniziare ad essere più tolleranti verso sé stessi, se si vuole smettere di sentirsi inadeguati. Ripensa alla tua vita, alle tue esperienze passate: probabilmente hai vissuto qualcosa che ti ha fatto perdere la fiducia in te steso, facendoti credere di non esser abbastanza.
Accetta i tuoi difetti. Non sarà un chilo di troppo o una bocciatura ad un esame a definirti.
Fai ciò che ami e amati: non accontentarti di un’occupazione o di una relazione di comodo che non può far altro che farti sentire fuori luogo o non all’altezza di un compito o di una persona.
Piccoli impegni quotidiani: esercizio per smettere di sentirsi inadeguati (tratto da Mindfulness e Altre Avventure)
Inizia a scrivere su un quaderno o sulla tua agenda le cose che devi fare durante la giornata.
Portare a scuola i bambini, fare la spesa, andare in piscina, pulire l’armadio, meditare, leggere, stare all’aria aperta, etc.
Non esagerare con l’elenco. Inizialmente scrivi non più di 5 piccoli obiettivi al giorno.
Ad esempio: imbiancare casa, diventerà: lunedì-imbiancare bagno; martedì – camera da letto – etc.
Di volta in volta, spunta i compiti che hai portato a termine e festeggia anche per un solo obiettivi raggiunto.
Perché, a fine giornata, hai fatto solo ciò che potevi fare. E quello che non potevi fare, semplicemente non l’hai fatto. Questa è stata la convinzione che più di tutte mi ha aiutata a fare pace con me stessa.
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